Maria Attanasio, quattordici poesie
Vannetta Cavallotti, otto formelle
Formato 14 x 18 cm
Pagine 32
Illustrazioni 8 tavole a colori applicate sulla pagina
Isbn 978-88-901811-7-7
Disponibilità sì
Prezzo internet €10,00 + spese postali
Prezzo edizione digitale € 2,00
Furore e tenerezza alimentano la poesia di Maria Attanasio. Ogni verso e ogni insieme. Pure perché allenati a lèggere, a riconoscere, distribuiti in autori diversi, innervazioni o di lampi inquieti o di rapporto non solo intimo con il reale extrapoetico. Le prime per facilità nominabili quali fattori lirici; le seconde, sempre rapidamente, quali fattori epici. È invece di Maria, e dei più rilevanti poeti, un’indubitabile capacità coagulante, e di ‘precipitazione’ e di ‘narrazione’. Occorrono, per tali prove, congiunzioni o meglio miscelazioni di strumenti raffinati e di paziente, appassionato ascolto. Un cooperare o mescolarsi che la padronanza linguistica e l’ardore conoscitivo possono crucialmente favorire.
Le opere di Vannetta Cavallotti riprodotte appaiono a colpo d’occhio come verosimilmente nate sulla carta. Ma non è così. Si tratta in realtà di formelle polimateriche di notevole corposità che al loro interno, negli spessori che le costituiscono, rivelano incerte presenze, come fragili insetti imprigionati nell’ambra accanto ad immagini più definite, segni, scritture, cronache. Stratificazioni, rilievi, visioni di sovrapposti negativi in cui si attuano metamorfosi. Attraverso lo schermo di questa moviola possiamo calarci nelle profondità del mondo espressivo della Cavallotti e visitare i siti di uno scavo archeologico posto in atto nel terreno delle culture dove tutto è simultaneamente presente come frammento, dove tutto viene riportato alla luce di una superficie che appare di volta in volta grafica, scultorea, pittorica.
Maria Attanasio è nata nel 1943 a Caltagirone dove tuttora vive e lavora. Ha pubblicato le raccolte di poesie Interni (Guanda, 1979), Nero barocco nero (Sciascia, 1985), Eros e mente (La Vita Felice, 1996), Amnesia del movimento delle nuvole (La Vita Felice, 2003, Premio Lorenzo Montano) e il romanzo storico Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile (Sellerio, 1994), a cui sono stati assegnati i premi ‘opera prima’
Pirandello di Agrigento e L’isola di Arturo-Elsa Morante di Procida. Presso lo stesso editore sono usciti nel 1998 Piccole cronache di un secolo, libro di racconti, ambientati nel Settecento, scritto insieme al conterraneo Domenico Amoroso; nel 1999 il romanzo Di Concetta e le sue donne (Premio Sciascia-Racalmare); nel 2007 il romanzo storico Il falsario di Caltagirone (notizie e ragguagli sul curioso caso di Paolo Ciulla). Suoi testi poetici, narrativi e saggistici sono apparsi su importanti riviste letterarie italiane e straniere.
Vannetta Cavallotti nasce a Palermo nel 1940 da madre piemontese e padre
palermitano. Lo studio del pittore surrealista Raffaele Pontecorvo, a Torino, è il luogo della sua formazione artistica e culturale. Dal 1975 è presente in importanti rassegne e mostre collettive. Ha allestito oltre cento mostre personali. Il suo iter creativo, improntato dall’uso di materiali tecnologici avveniristici, è sfociato in un linguaggio che supera e assimila tutti i generi tradizionali del fare arte.