PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “EQUILIBRI” V EDIZIONE
PRIMO PREMIO
PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2022
SEGNALAZIONE DELLA GIURIA
Tredici dipinti di Adelchi Riccardo Mantovani
Formato PDF
Pagine 60
Illustrazioni 13 a colori
Isbn 978-88-944891-4-9
Prezzo € 7,50
È il senso del tempo che scorre a tenere insieme le poesie di questa raccolta e l’ineluttabilità di tale flusso ci attraversa senza sosta alcuna, in maniera silenziosa, spietata. Di fronte alla voracità del tempo che tutto e tutti ingoia, ognuno compie lo sforzo di recuperare, di mettere in salvo immagini, ricordi, gesti, frammenti della propria e dell’altrui esperienza che si pensavano sepolti per sempre, ma che prepotentemente riaffiorano dal buio del passato per brillare ancora in un’infinita malinconia.
Giovanni Nacca (Ashton, GB, 1961) vive a Pignataro Maggiore (Ce). La sua esperienza poetica è raccolta in La linea spezzata (Faloppio, Co, 2006), Feritoie (Milano, 2010), Meteorologie (con una nota di A. Ruotolo, Capua, 2014) e Tra sentieri di nuvole e rondini (con una nota di F. Pusterla, Sparanise, Ce, 2019). Ha pubblicato inoltre Via Crucis, La via del dolore (Sparanise, Ce, 2021).
Incluso in diverse antologie e riviste ha collaborato con la cattedra di Storia della critica letteraria presso l’Università degli Studi di Cassino.
Ha organizzato numerosi eventi letterari, ospitando vari poeti tra cui Antonella Anedda, Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Francesco Scarabicchi e Stefano Simoncelli.
Sue poesie – tratte da L’ira del perito imbelle (2010), raccolta quasi clandestina – sono state lette durante la trasmissione Zapping, condotta da Aldo Forbice su Radio Rai Uno. Ha curato “Un libro sul sofà”, rubrica di recensioni on line sul sito dell’Associazione culturale “Amici della Musica” di Pignataro Maggiore.
Incluso in diverse antologie e riviste ha collaborato con la cattedra di Storia della critica letteraria presso l’Università degli Studi di Cassino.
Ha organizzato numerosi eventi letterari, ospitando vari poeti tra cui Antonella Anedda, Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Francesco Scarabicchi e Stefano Simoncelli.
Sue poesie – tratte da L’ira del perito imbelle (2010), raccolta quasi clandestina – sono state lette durante la trasmissione Zapping, condotta da Aldo Forbice su Radio Rai Uno. Ha curato “Un libro sul sofà”, rubrica di recensioni on line sul sito dell’Associazione culturale “Amici della Musica” di Pignataro Maggiore.
Adelchi Riccardo Mantovani (Ro Ferrarese 1942 – Berlino 2023) presto rimasto orfano di padre, è affidato alle suore dell’orfanotrofio di Ferrara dal ’46 al ’52 e poi mandato in collegio, sempre presso le suore, a seguire i corsi professionali per imparare il mestiere di tornitore. Dopo un periodo di lavoro a Ferrara, nel 1964 si trasferisce in Germania e dal 1966 è a Berlino, dove entra in fabbrica rimanendovi ininterrottamente fino al 1979. Il clima culturale di Berlino lo aiuta a riscoprire l’attitudine al disegno che si era manifestata ai tempi del collegio. Nella metropoli tedesca Adelchi Mantovani frequenta le scuole serali di pittura, i corsi di nudo, conosce gli artisti e perfeziona la sua già straordinaria tecnica nata dai disegni sui quaderni. Nel 1979, dopo vent’anni di fabbrica, smette i panni dell’operaio per indossare quelli di pittore.
La sua immaginazione predilige i tempi lunghi, ha necessità di sedimentare, di depositarsi sul fondo dei ricordi, di definire bene i contorni di una pittura che nasce in stretto rapporto col paesaggio d’infanzia, fatto di argini, di ponti di barche, di binari dei treni nella pianura.
La sua immaginazione predilige i tempi lunghi, ha necessità di sedimentare, di depositarsi sul fondo dei ricordi, di definire bene i contorni di una pittura che nasce in stretto rapporto col paesaggio d’infanzia, fatto di argini, di ponti di barche, di binari dei treni nella pianura.