Federico Italiano, poemetto in tre tempi
Andrea Boyer, nove disegni
Formato 14 x 18 cm
Pagine 32
Illustrazioni 9 tavole in bianco e nero
applicate sulla pagina
applicate sulla pagina
Isbn 88-901811-3-3
Disponibilità sì
Prezzo internet €10,00 + spese postali
Prezzo edizione digitale € 2,00
Presente, passato, futuro ruotano assieme in questo limpido, concentrato poema di Federico Italiano. La scena, se così si può dire, si svolge per vicendevoli e misteriosi tramiti visibili e invisibili, sullo sfondo della Glittoteca di Monaco, dove convivono il vivace scorrere esistenziale di più persone e più voci e le allusive sagome dei Mirmidoni, l’esercito di Achille – poeticamente ‘chiamato’. Di controcanto i disegni di Boyer, in cui è avvenuto un superamento che ha portato al realizzarsi di una poetica visiva suggestiva e inquietante. Le opere trasmettono dall’interno della loro ferma compiutezza formale sotterranee vibrazioni. La vertigine di uno straniato risveglio.
Federico Italiano (Novara, 1976), poeta, saggista e traduttore, dopo aver vissuto quasi quindici anni a Monaco di Baviera, si è stabilito nel 2016 a Vienna. Ha pubblicato cinque raccolte di poesia: Nella costanza (Atelier 2003), L’invasione dei granchi giganti (Marietti 2010), L’impronta (Aragno 2014), Un esilio perfetto. Poesie scelte 2000-2015 (Feltrinelli 2015) e Habitat (Elliot 2020). Le sue poesie sono state tradotte in tedesco, spagnolo, inglese, francese, ungherese, ebraico, albanese, rumeno e nederlandese e sono comprese in varie antologie, in Italia e all’estero. Ha pubblicato saggi di teoria e critica letteraria, tra cui Translation and Geography (Routledge 2016), e curato antologie e volumi collettanei, tra cui un’antologia della poesia italiana in traduzione tedesca uscita per Hanser nel 2013. Ha tradotto poeti moderni e contemporanei dallo spagnolo, dall’inglese, dal francese e dal tedesco. Con il poeta tedesco Jan Wagner, ha curato Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas, un’antologia della giovane poesia europea uscita presso Hanser.
Andrea Boyer, di origini nizzarde ma nato a Milano nel 1956, ha frequentato l’Accademia di Brera specializzandosi in scenografia. Di professione fotografo, ha realizzato numerosi still life per campagne pubblicitarie e ha iniziato a dedicarsi alla pittura alla fine degli anni ottanta, concentrando la forma espressiva, oltre che sull’incisione e sull’olio, principalmente sul disegno. Nel 1991 ha incontrato Giovanni Testori, che lo ha invitato a tenere la sua prima mostra personale di disegni e incisioni alla Compagnia del Disegno di Milano e l’anno successivo alla biblioteca “Sormani” di Milano, dedicandogli in quella occasione un’importante testo critico. Da allora le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in importanti gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero.