Pierre de Ronsard, ‘Derniers vers’, testo originale
Patrizia Valduga, traduzione a fronte
Attilio Steffanoni, cinque acquaforti
Formato 14 x 18 cm
Pagine 32
Illustrazioni 5 tavole in bianco e nero
applicate sulla pagina
applicate sulla pagina
Isbn 88-901811-2-5
Disponibilità sì
Prezzo internet €10,00 + spese postali
Prezzo edizione digitale € 2,00
Accostare ai versi di Ronsard le desolate immagini delle mummie delle catacombe dei Cappuccini di Palermo può apparire come spogliare il poeta della sua stessa poesia. E così sarebbe se non intervenisse il pittore Attilio Steffanoni, che tratta il tema macabro con rispetto del tutto alieno da una morbosa curiosità. Non si tratta di illustrazioni della poesia ma di una riflessione su modi paralleli e distanti di avvicinarsi alla morte. Attraverso queste acquaforti, l’invocazione di Ronsard si fa più intimamente nostra e possiamo ora alternare la lettura dei versi allo sguardo sulle tavole. Respice, guardali, et lege.
Carlo Bertelli
Pierre de Ronsard nacque nel Castello della Passionnière (Vendôme) nel 1524. Figlio di un gentiluomo, fu al servizio della famiglia reale come paggio del futuro Enrico II. Una precoce sordità lo portò ad allontanarsi dal servizio di corte e a dedicarsi con sempre maggior impegno agli studi letterari. Ricevuta la tonsura nel 1543, iniziò l’anno seguente lo studio del greco alla scuola di Dorat, insieme al gruppo di quei giovani poeti che costituiranno la Pléiade. Del 1550 sono le Odi (Odes) su modelli pindarici e oraziani. Del 1552 gli Amori (Amours), raccolta di sonetti dedicati a Cassandra Salviati. Celebrato come “prìncipe dei poeti francesi”, Ronsard pubblicò nel 1555-1556 Nuovi Amori. Consigliere e cappellano del re dal 1558, riunì nel 1559 la prima edizione complessiva dei suoi scritti. Nei tre anni successivi si impegnò nella lotta religiosa, in difesa del partito cattolico. Nel frattempo continuò a trattare generi più lievi e più vicini al suo temperamento: Elegie, mascherate e pastorali (Elégies, mascarades et bergeries, 1565). Del 1578 è l’ultima raccolta di ‘Amori’, i Sonetti per Hélène (Sonnets pour Hélène) dedicati a Hélène de Surgères: in questa raccolta compaiono alcuni dei migliori componimenti della produzione poetica francese del XVI secolo. L’ultima produzione di Ronsard è caratterizzata da toni intimi e malinconici. Del 1578 è una riedizione complessiva delle sue opere, seguita da Ultimi versi (Derniers vers), commovente testamento, ultimo intenso e tormentato messaggio lirico. Morì a Saint-Cosme-les-Tours (Tours) nel 1585.
Attilio Steffanoni è nato a Bergamo nel 1938. Ha frequentato l’Accademia Carrara di Bergamo e la Scuola di incisione di Johnny Friedlaender a Parigi. Ha iniziato a esporre nel 1958, e da allora ha preso parte alle maggiori manifestazioni artistiche nazionali e internazionali, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti sia nel campo dell’incisione che in quello della pittura. Nel corso della sua attività ha allestito oltre ottanta mostre personali, in Italia e all’estero.